Partita IVA 2017, chiusura e cancellazione gratis se inattiva da almeno 3 anni, sono le novità introdotte dal decreto legge 19372016 durante l’esame alla Camera, il cui testo ora passa al Senato.
Le novità che erano già previste dal decreto semplificazioni, prevedono la possibilità di chiudere d’ufficio le partite Iva inattive da almeno 3 anni senza sanzioni per i contribuenti. La chiusura, verrà comunque comunicata preventivamente al titolare della partita IVA inattiva, che potrà quindi evitare la cessazione rispondendo all’amministrazione finanziaria.
Vediamo quindi cos’è e come funziona la chiusura della Partita IVA 2017 senza sanzioni, i requisiti e come aderire.
Partite IVA 2017 novita’ decreto 193/2016:
Decreto 193/2016 novità per i titolari di Partita IVA 2017: durante il passaggio alla Camera del testo della riconversione a legge del decreto 193/2016 collegato alla Legge di Bilancio 2017 che passa ora al Senato, i commi 44 e 45 dell’articolo 7-quater introdotto nel Dl 193/2016, hanno introdotto 2 importanti novità:
- Chiusura partita Iva inattiva: il nuovo comma 44 del su citato decreto, modifica la procedura prevista dall’articolo 35, comma 15-quinquies, del Dpr 633 del 1972, consentendo all’Agenzia delle entrate di rintracciare attraverso la banca dati dell’Anagrafe tributaria, i titolari di partita IVA che sebbene obbligati a presentare la dichiarazione di cessazione attività entro i tempi previsti dall’attuale normativa, non hanno provveduto a comunicare la cessazione della propria posizione IVA. In questi casi, l’Agenzia, invierà una comunicazione ufficiale di chiusura d’ufficio della Partita IVA inattiva, ferma restando la possibilità del titolare di rispondere entro 30 giorni e di bloccare la cessazione d’ufficio.
- Cessazione partita IVA inattiva da 3 anni gratis: per effetto delle semplificazioni introdotte dal decreto 193/2016, sarà senza sanzioni l’omessa dichiarazione di cessazione attività da parte del contribuente. Ciò significa che dal momento in cui il decreto diventerà legge, per chi cessa l’attività ma “dimentica” di presentare la comunicazione di cessazione di attività a fini Iva all’Agenzia delle entrate, non dovrà pagare la sanzione. Ricordiamo che oggi, la sanzione per chi commette questa violazione, varia da 500 e 2.000 euro. Multa che però può essere ridotta a 167 euro nel caso in cui si riesca a pagare la sanzione entro 30 giorni dalla comunicazione dell’Agenzia delle Entrate.
In pratica, il decreto 193/2016 prevede la chiusura delle partite Iva inattive da 3 anni d’ufficio da parte dell’Agenzia delle entrate senza sanzioni. Il contribuente quindi che dimentica di comunicare la chiusura partita IVA da almeno tre anni, gli verrà chiusa direttamente dall’Agenzia, la posizione IVA, senza dover pagare la multa di 500 euro, o la riduzione a 167 euro per i pagamenti effettuati entro 30 giorni dalla notifica.
Partita IVA 2017 cancellazione gratis se inattiva da 3 anni:
Partita IVA 2017 cancellazione gratis se inattiva da 3 anni cos’è e come funziona?
Cancellazione d’ufficio partita IVA cos’è? E’ la possibilità prevista dal decreto 193/2016, che consente ai titolari di partita IVA che hanno cessato l’attività ma non hanno provveduto a comunicarlo all’Agenzia delle entrate, di farsi chiudere d’ufficio della Partita IVA inattiva, da parte dell’Agenzia delle Entrate, senza sanzioni.
Per cui parliamo di una vera e propria cancellazione delle Partite IVA inattive 2017 senza sanzioni, per i contribuenti con posizioni IVA dormienti da almeno 3 anni.
Fino adesso, infatti, l’Agenzia delle entrate, ha provveduto ogni anno ad inviare migliaia di comunicazioni ai titolari di Partite IVA dormienti o inattive, comunicando loro l’omissione della dichiarazione di cessazione, il cui obbligo è sancito oggi dall’articolo 35, comma 15-quinquies del DPR 633/1972, la chiusura d’ufficio partita IVA inattiva e l’applicazione della sanzione pari a 500 euro per l’omessa comunicazione.
Partita IVA 2017 chiusura d’ufficio come funziona? In base al nuovo decreto collegato alla Legge di Bilancio 2017, l’Agenzia delle entrate, attraverso la banca dati dell’Anagrafe Tributaria, rintraccerà i nominativi dei contribuenti che hanno omesso la comunicazione di cessazione da almeno 3 anni, e provvederà ad inviare loto una comunicazione di chiusura partita Iva inattiva da 3 anni e la conseguente cancellazione della posizione IVA. Entro i successivi 30 giorni, il contribuente ha la facoltà di bloccare la chiusura.
In altre parole, grazie al decreto 193/2016 Chiusura Partita IVA inattiva, ci sarà la possibilità di chiudere la partita IVA inattiva senza alcuna sanzione per il titolare. In questo modo, il contribuente, non dovrà pagare la sanzione di 516 euro, o la riduzione di 172 euro per i pagamenti pervenuti entro 30 giorni dalla notifica.
Partita IVA 2017 chiusura: come si fa, costi e verifica cessazione:
Finora abbiamo visto cosa cambierà per le Partite IVA inattive 2017 grazie al decreto collegato alla Legge di Bilancio, ora però ci concentreremo sulla giusta procedura di chiusura della partita IVA, i costi da pagare e le eventuali sanzioni.
Partita IVA 2017 chiusura: come si fa? La chiusura della partita IVA, come l’apertura, comporta necessariamente una serie di obblighi da parte del titolare che se non adempiuti entro 3 anni, causano la chiusura d’ufficio della Partita IVA inattiva e la sanzione da 500 a 2000 euro.
Per il titolare quindi è molto importante seguire passo passo la procedura di chiusura partita Iva.
Per chiuderla ci sono due modalità, che variano a seconda dell’anno in cui è stata aperta la partita IVA:
- Apertura partita IVA dopo il 2010: la chiusura va effettuata obbligatoriamente la Comunicazione Unica;
- Apertura Partita IVA prima del 2010: la chiusura deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate attraverso la presentazione del modello AA9/12 variazione dati o cessione attività ai fini Iva delle persone fisiche, entro 30 giorni dall’evento di variazione o cessazione. Tale modello AA9/12, è valido per la comunicazione della chiusura partita IVA persone fisiche, per cui per ditte individuali, lavoratori autonomi, professionisti anche dello spettacolo e artisti. Per la chiusura partita IVA società: Società di capitali, per azioni, SRL, SAS, associazioni che non hanno l’obbligo di iscrizione al registro delle Impresa o al Rea, invece, va utilizzato il modello AA7/10.
Chiusura Partita IVA costi 2017: per cessare l’attività e chiudere la partita Iva non ci sono costi, ad esclusione di quelli previsti per la cancellazione dal Registro delle Imprese, qualora obbligati all’iscrizione. I costi per chiudere la posizione sono:
- Diritti di segreteria (Iscrizione, modifica e cessazione);
- Modello R su supporto cartaceo (per le Associazioni, Fondazioni, Comitati, altri Enti non societari, Unità Locali di imprese estere) Euro 23,00;
- Modelli UL e S5 per via telematica Euro 30,00;
- Su supporto informatico digitale Euro 50,00;
- Società semplice Euro 18,00;
- Imposta di bollo non prevista.
Chiusura Partita IVA: come verificare la cessazione?
Terminata la procedura di chiusura della partita IVA, l’ex titolare, può verificare in qualsiasi momento l’avvenuta cessazione Partita IVA. Per farlo, deve accedere al sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate e poi al servizio gratuito di Verifica chiusura Partita IVA Agenzia Entrate che consente di verificare oltre la cessazione anche la validità di una partita Iva, lo stato di attività, la denominazione, i dati anagrafici del titolare o la sua chiusura.
Per maggiori informazioni leggi anche il nostro articolo di approfondimento: Verifica partita IVA comunitaria e italiana.
Fonte: guidafisco.it